Brand ambassador: cos’è
Al giorno d’oggi, i consumatori sono sommersi da massicci volumi di informazioni e pubblicità relative ai vari prodotti e servizi delle aziende, per le quali diventa pertanto difficile distinguersi nel contesto in cui operano. Per questo, le aziende hanno iniziato ad abbracciare una nuova tendenza: ovvero, iniziano ad essere rappresentate e sponsorizzate dai cosiddetti Brand ambassador.
Letteralmente, Brand ambassador significa ambasciatore della marca.
In pratica, il Brand ambassador è quel soggetto che può essere definito come portavoce della marca: promuove un brand e i prodotti o servizi ad essa legati, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del marchio stesso da parte degli clienti e innescare o stimolare il processo di vendita.
Il fattore chiave dei Brand ambassador è la loro capacità di utilizzare strategie promozionali che tendono a rafforzare il rapporto cliente-prodotto-servizio e ad influenzare un vasto pubblico nell’acquisto dei prodotti o servizi sponsorizzati.
Qualsiasi individuo che promuova in modo coerente l’immagine, i prodotti o i servizi di un marchio può essere considerato, in generale, un Brand ambassador.
Un Brand ambassador deve avere un rapporto continuo con il marchio, condividendo magari una storia e soprattutto, esprimendo un’identità aziendale: gli ambasciatori del marchio interagiscono con il pubblico attuale e, potenziale, riportando le idee e le caratteristiche del brand.
In sostanza, quindi, queste figure professionali hanno l’obiettivo di aumentare la visibilità del marchio, incarnando, in un certo senso, i valori e la mission strategica dell’azienda.
Storicamente, in passato, il ruolo di Brand ambassador è stato in genere soprattutto ricoperto da un testimonial, una celebrità, qualcuno con una certa fama che veniva pagato per la sponsorizzazione; si parlava infatti di Celebrity brand. Tuttora, personaggi famosi vengono impiegati come rappresentanti dell’azienda verso il pubblico (basti pensare ai settori della moda e dei prodotti di bellezza), per lo più da quelle aziende che vendono direttamente ai consumatori.
Oggi, il ruolo di Brand ambassador può essere ricoperto anche da un dipendente dell’azienda assunto esclusivamente per incrementare la consapevolezza del brand da parte dei clienti e per promuovere al pubblico aspetti, comportamenti, valori ed etica aziendali, oltre che, ovviamente, per aumentare le vendite.
Negli ultimi anni, con l’avvento dei Social media e della disciplina del Social Media Marketing e Blog Marketing, anche un soggetto non necessariamente famoso, se i contenuti del suo profilo Social o del suo Blog iniziano a diventare virali (Viral Marketing) e, quindi, vengono visualizzati da quantità crescenti di persone – i cosiddetti followers – può diventare un Brand ambassador anche se, in questo caso, si può anche definire come Influencer. Uno degli strumenti più utilizzati dagli Influencer è l’Instagram Marketing, ovvero il marketing sviluppato e proposto attraverso il noto Social Network.
Brand ambassador: cosa fa
Il Brand Ambassador è il responsabile della visibilità di un marchio, nonché dei suoi sviluppi. Approfondire l’analisi della concorrenza, la movimentazione del marchio, i prezzi e la distribuzione dei prodotti ad esso legato sono le funzioni basilari ricoperte da questo figura.
Il rappresentante dell’azienda deve entrare in contatto con i clienti attuali e potenziali cercando di interagire, attraverso svariati canali di comunicazione, con un elevato numero di soggetti interessati ai prodotti e servizi. In questo modo, riesce a mantenere vivo l’engagement (capacità per un brand o un prodotto di stabilire solide e durature relazioni col proprio pubblico) dei clienti attuali e, di conseguenza, incrementare la presenza e la visibilità del brand per i potenziali interessati.
Se si pensa al mondo della Comunicazione digitale, parlando quindi dell’attività del Brand ambassador sul Web, sui Social Network, sui Blog e nei Forum online, l’ambasciatore del marchio può rispondere a domande attinenti al prodotto o servizio, può scrivere post, pubblicare o commentare foto, video, immagini, notizie o articoli, con lo scopo di valorizzare la reputazione di un certo marchio aziendale e influenzare il pubblico negli acquisti.
Il Brand ambassador partecipa direttamente anche ad eventi specifici o, al limite, a eventi generici dove si parla del prodotto o di una categoria di prodotti, in modo tale da poter instaurare un contatto diretto con la community interessata, sempre con l’obiettivo di enfatizzare le caratteristiche specifiche, i pregi dell’azienda e monitorare la reputazione del brand. Tra gli eventi ai quali partecipa il Brand ambassador, si possono annoverare le fiere, le conferenze aziendali, le sfilate, i party di inaugurazione di un determinato punto vendita, le giornate nelle quali vengono lanciati specifici prodotti ed altre iniziative utili a mettere in atto le diverse strategie promozionali quali, ad esempio, piccoli sfondi fotografici brandizzati ad hoc per le foto da pubblicare sui Social; omaggio di gadget, distribuzione di volantini, tester, coupon.
Il contatto diretto con la il pubblico dei clienti e dei potenziali acquirenti può consentire al Brand ambassador di recepire informazioni inerenti all’azienda, che possono essere molto importanti per lo sviluppo del business.
Attraverso il monitoraggio continuo dei gusti e delle preferenze dei clienti e attraverso l’analisi di feedback ricevuti (richieste, reclami o altro), può infatti riportare alle divisioni Sales e Marketing dell’azienda sponsorizzata alcune indicazioni utili alle strategie aziendali.
Infine, il Brand ambassador deve presenziare costantemente ai workshop formativi aziendali organizzati per l’aggiornamento dei prodotti, delle caratteristiche di questi ultimi e delle evoluzioni future del brand. Solo con un’attività di costante aggiornamento, il Brand ambassador è in grado di soddisfare tutte le richieste dei clienti e dei soggetti interessati e, di conseguenza, è poi in grado di stimolare anche le vendite.
Brand ambassador: esempi
Un noto esempio di Brand ambassador può essere considerato quello relativo a Maybelline – marchio che commercializza cosmetici e prodotti di bellezza per viso e corpo – che ogni anno organizza l’evento Maybelline It Girls. Per attirare l’attenzione della gente sui nuovi prodotti o per aumentare la partecipazione a un certo evento, l’azienda Maybelline riunisce con cadenza annuale tutti i Brand ambassador ad essa collegati, invitandoli a condividere, su Blog e Social network, dei post (foto, video, frasi ad effetto) cosiddetti sensoriali – ovvero che, attraverso l’utilizzo di immagini o termini particolarmente evocativi, riescono a stimolare i sensi – con lo scopo di promuovere l’esperienza nell’utilizzare i suoi prodotti.
Durante la settimana della moda di New York, infatti, Maybelline riunisce famosi truccatori, influencer digitali e modelle di tutto il mondo per promuovere il suo brand e la sua linea di prodotti. I Brand ambassador del marchio Maybelline stimolano quindi il loro pubblico attraverso i Social media, generando interesse nei confronti dei prodotti e consapevolezza del marchio.
Un altro esempio calzante è quello relativo agli ambassador del marchio di carte di credito American Express, noti come Amex Ambassadors, che sono costantemente attivi sui social media. Gli Amex Ambassadors pubblicano ad esempio foto su Instagram o su Facebook, che descrivono i modi in cui possono utilizzare i servizi di American Express, utilizzando l’hastag #AmexAmbassadors. Tale strategia consente ad American Express di apparire in settori diversi e attrarre una vasta gamma di persone, sia di giovani che di adulti. Una delle Amex Ambassador più famose è la Fashion & Travel instagrammer Julia Engel, che è solita pubblicare foto relative a città o luoghi da lei visitati, dove si enfatizza la comodità e l’utilità della carta American Express da lei utilizzata per l’intera pianificazione del viaggio.
Anche nel mondo dello sport non mancano esempi di personaggi che ricoprono i ruoli di Brand ambassador per particolari marchi o anche per le stesse società sportive nelle quali militano o hanno militato. Alcuni esempi possono essere: Roger Federer, Brand ambassador per il marchio alimentare Barilla; da quest’anno, David Trezeguet rappresenta nel mondo la società di calcio Juventus; Cristiano Ronaldo usa la sua fama per una lunga serie di brand, come la nuova piattaforma televisiva DAZN, ultima iniziativa in ordine di tempo. Su Cristiano Ronaldo, può essere opportuno citare anche la pratica del self-branding, fenomeno che molte celebrità praticano una volta divenuti personaggi mediatici importanti; da qui,l’ormai famoso brand CR7 (iniziali del nome e cognome + suo storico numero di maglia).
Tra gli influencer più noti, non si può non citare l’italianissima Chiara Ferragni che, con quasi 16 milioni di follower su Instagram, è Global Ambassador del brand Pantene.
Brand ambassador: compensi
Gli stipendi dei Brand ambassador possono variare notevolmente, poiché la maggior parte di queste figure non solo scelgono in concerto con l’azienda la tipologia del contratto lavorativo ma, soprattutto, perché il compenso può variare da un’azienda all’altra, con forme diverse di erogazione.
Secondo siti web come Glassdoor, Indeed e Payscale (siti dove vengono raccolte recensioni su impiegati e salari di aziende e vengono inviate agli iscritti), lo stipendio per un Brand ambassador può variare da un minimo di 20000 dollari fino ad un massimo di 58000 dollari all’anno, con un compenso medio standard compreso dunque in un intervallo compreso tra 40000 e 50.000 dollari.
Se si ragiona in termini orari, invece il Brand ambassador può essere pagato mediamente ogni ora tra i 10 e i 15 dollari orari.
Infine, in alcuni casi, le società tendono a pagare gli ambassador su commissione anziché su base oraria, in modo da incentivare la distribuzione di materiale promozionale e la generazione di contatti attraverso la sponsorizzazione dei prodotti o servizi da parte di queste figure professionali. E, a seconda del personaggio e del numero di follower, il compenso può essere molto variabile: basti pensare proprio a Chiara Ferragni citata in precedenza, una delle influencer più pagate…
Infine, in alcuni casi, possono essere previsti semplici scambi merce: visibilità in cambio di prodotti.